Fontezoppa – Pepato
Denominazione: Serrapetrona DOC
Uve: vernaccia nera
Tipologia del terreno: medio impasto con arenaria e calcare
Altitudine: 450 m slm
Esposizione: sud
Sistema di allevamento: guyot
Coltivazione: biologica senza diserbo chimico
Raccolta: manuale
Vinificazione e maturazione: in acciaio
Affinamento: di 12 mesi in botte grande
Temperatura di servizio: 14-16°C
Una bottiglia che potremmo definire “concentrata”, che ben si presta ad accompagnare taglieri di formaggi stagionati oltre che secondi piatti a base di carne rossa, preferibilmente grigliata.
LA CANTINA
Fontezoppa è il nome di un’antica fonte d’acqua che sgorgava laddove oggi si rincorrono i filari delle vigne.
Tutto nelle Marche ha un nome, valli, fossati, campi e vicoli; segno del passaggio dell’uomo e di un intenso rapporto con la terra. Proprio dalla terra occorre partire per raccontare la storia delle Cantine Fontezoppa.
Una varietà di vitigni consegnata a mani esperte e tecniche antiche incontra qui la generosità del terreno e la bontà dell’aria. Ne risulta un vino dalla forte personalità, prodotto tra colline verdi che guardano ora al mare, ora ai monti.
A Civitanova Alta e a Serrapetrona si è trovato il giusto equilibrio tra condizioni climatiche e ricchezza del terreno, è quindi nello spazio compreso tra il Mare Adriatico e i Monti Azzurri che le Cantine Fontezoppa coltivano e maturano i loro vini migliori.
I luoghi non possono mai fare a meno della storia e così questa terra è stata scelta per il carico di tradizione, di passione, di sapienza che la contraddistingue.
IL VINO
Il “Pepato” realizzato dalla cantina Fontezoppa nasce dalle uve in purezza di un vitigno che, nel terroir marchigiano, trova una culla che gli consente di esprimersi su ottimi livelli, la Vernaccia Nera. Le viti di questa varietà vengono allevate con il sistema del guyot all’interno di vigneti esposti verso sud, a un’altezza di circa 450 metri sul livello del mare. Il terroir è caratterizzato da arenarie e da calcari di medio impasto. Le uve, una volta raccolte, fermentano alcoolicamente in acciaio, dove svolgono anche la malolattica. L’affinamento si svolge per 4 mesi sui lieviti in acciaio, per poi proseguire per 12 mesi in barrique e terminare in vetro, dove, dopo l’imbottigliamento, il vino sosta per almeno un altro anno.
A TAVOLA
Si sposa con piatti sapidi e speziati, dagli antipasti alle carni, ai formaggi stagionati.