LA CANTINA

I viticoltori di Richter credono che il grande vino venga dal vigneto, non dalla cantina. Con questo in mente, si sforzano di ottenere la massima precisione nel loro lavoro vitivinicolo quotidiano. La sfida di coltivare le viti sui ripidi pendii di ardesia della Mosella è superata da un lavoro manuale meticoloso, rese di raccolto ridotte, fertilizzanti naturali e pratiche agricole sostenibili. Inoltre, la raccolta viene effettuata interamente a mano. La vinificazione inizia con una pressatura delicata e una fermentazione a temperatura controllata lenta in tradizionali botti di rovere vecchio (fuders). Questo processo accurato e deliberato preserva la qualità delle uve coltivate nel vigneto, sviluppa il carattere unico delle cuvee di un singolo vigneto e conferisce ai vini Richter una longevità eccezionale.

IL VINO

Profumo di mela, agrumi e pietra di ardesia. Struttura pura e pulita; consistenza minerale con ricchi aromi di frutta da orto e strati succosi. Mostra uno stile rinfrescante e speziato. Struttura ben equilibrata, vivace. La struttura elegante del frutto termina con grande lunghezza.

Ha un’etichetta in stile art deco del 1920, disegnata dall’artista Bauhaus Hans Schlösser, e commemora il fatto che il Mülheimer Sonnenlay è stato orgogliosamente servito a bordo dei lussuosi dirigibili “Graf Zeppelin” e “Hindenburg”.

A TAVOLA

Aperitivi, cucina orientale, piatti piccanti.